Il respiro a narici alternate
- samuele rosso
- Oct 24, 2021
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Anuloma-viloma, il respiro alternato
Anuloma-viloma tradotto dal sanscrito significa “il respiro alternato tra la modalità regolare (anuloma) e la modalità irregolare (viloma)”. Più comunemente è indicato come "il respiro a narici alternate".
Il nome fa riferimento al fatto che, durante il ciclo circadiano, nella respirazione prevale l'utilizzo di una narice rispetto all’altra, a seconda dell’attività in corso e del momento della giornata. Si ritiene per esempio che durante il sonno sia la narice sinistra a prevalere (come anche durante la digestione) mentre in momenti di maggiore attività venga utilizzata soprattutto la narice destra.
Pertanto al variare del momento e della funzione, la narice prevalente corrisponde alla "modalità regolare" e l'altra alla "modalità irregolare".
La pratica di anuloma-viloma viene spesso chiamata anche nādī-shodana ovvero "purificazione delle nādī". Le nādī sono i canali sottili all'interno dell'organismo attraverso cui scorre il prāna, l'energia vitale che tutto pervade: migliaia di canali formano una rete diffusa in tutto il corpo e due dei principali raggiungono le narici.
Si ritiene che anuloma-viloma aiuti a purificare queste nādī e tradizionalmente viene inserito tra i shatkarman, le pratiche intese ad eliminare le impurità.
Nell'organismo è normale l'alternarsi di fasi di rilassamento a fasi di attività. Spesso, a causa di stili di vita troppo frenetici, l'equilibrio tra le due fasi viene a compromettersi e magari succede che la sera si fa fatica ad addormentarsi a causa di un iper-attivazione durante la giornata o magari, al contrario, si crolla dal sonno prima del voluto.
Molte pratiche yoghiche sono mirate a ripristinare l'armonia.
Attraverso anuloma-viloma alterniamo l’utilizzo delle narici e promuoviamo il naturale equilibrio, oltre a favorire la purificazione dei seni nasali e delle nādī.
Seduti in una posizione comoda, a gambe incrociate, in ginocchio o su di una sedia, in modo da tenere la schiena diritta ma senza creare tensione, si portano l'indice ed il medio della mano destra in appoggio tra le due sopracciglia.
Si useranno quindi il pollice destro per chiudere la narice destra e mignolo ed anulare ( o il solo anulare, come più comodo) per chiudere la narice sinistra.
Tenendo il gomito destro vicino al busto ci si affatica di meno; inoltre, si può sorreggerlo con la mano sinistra in modo da alleggerire il braccio.
Si comincia espirando attraverso entrambe le narici. Quindi si inspira con la sola narice sinistra, chiudendo la destra con il pollice, poi si apre la destra, chiudendo la sinistra con anulare e mignolo, e si espira con la sola narice destra. Si inspira di nuovo con la sola narice destra e, scambiando dita e chiusura, si espira infine con la sola narice sinistra: questo è un ciclo. Il ciclo comincia dalla sinistra con l'inspirazione, si muove alla destra per l'espirazione, quindi inspirazione ancora dalla destra e chiusura del ciclo con espirazione dalla sinistra.
Si consiglia di cominciare con 3 cicli e di progredire col tempo fino ad arrivare ad una pratica di 12 cicli. Non bisogna mai forzare ma cercare piuttosto di mantenere la respirazione spontanea, lenta e profonda. Interrompere in presenza di qualsiasi fastidio o della minima "fame d'aria".
Una brevissima trattenuta a polmoni pieni avviene dopo le inspirazioni, nel momento in cui si scambiano dita e narice.
Anuloma-viloma ha un effetto equilibrante e rilassante, aiuta a calmare i nervi e la mente; è una ottima pratica per cominciare o anche per concludere una seduta di yoga o di meditazione. Aiuta a pulire i seni nasali e favorisce la concentrazione.
Molti sono gli aspetti simbolici legati alle narici, in relazione alle due importanti nādī con cui sono connesse.
Si ritiene che attraverso la narice destra passi pingalā-nādī, il canale legato all'aspetto maschile, associato al caldo, al fuoco, all’azione, al sole, al colore rosso, alla comprensione delle cose esteriori.
La narice sinistra è invece connessa con Idā-nādī, il canale femminile, associato al freddo, all’acqua, al rilassamento, alla luna, al colore bianco, alla comprensione interna.
Idā e Pingalā si intrecciano intorno a Sushumnā ( il canale energetico principale che nasce nel perineo e si estende fino alla sommità del capo) e terminano nelle narici.
Gli aspetti femminile e maschile sono presenti in ciascun individuo, indipendentemente dall'identità di genere e dall'orientamento sessuale. Fanno parte delle varie coppie di opposti, delle molteplici polarità che caratterizzano la nostra individualità e che nello yoga si cerca di armonizzare.

L’effetto della pratica di qualsiasi prānāyāma è influenzato anche dal ritmo attribuito al respiro, dalla sua velocità ed intensità: pertanto è sempre consigliabile respirare lentamente e senza forzare in alcun modo.
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